domenica 6 aprile 2008

Shakira e C. insegnano la filantropia ai banchieri

Shakira & C insegnano la filantropia ai banchieri
La musica non cambierà il mondo e, come canta Eros Ramazzotti, non basta una sola canzone. Ma quando artisti di successo internazionale si riuniscono con banchieri e leaders per discutere di lotta contro le ingiustizie sociali, vale sempre la pena parlarne. Soprattutto se i cantanti in questione si chiamano Shakira, Juanes, Juan Luis Guerra, Ricky Martin e Alejandro Sanz, tutti impegnati con proprie fondazioni a migliorare la vita di milioni di bambini latinoamericani e non. Riuniti da tempo anche nella Fundación ALAS, ieri, a Miami, sono stati i protagonisti dell'Assemblea Annuale della Banca Internazionale di Sviluppo (BID), dove è stato deciso che parteciperanno come ambasciatori e portavoci a varie campagne di promozione per le politiche sociali in America Latina. Lo slogan è Yo amo América. I temi che impegnano Ricky Martin, Shakira & C riguardano il registro delle nascite (8,5 milioni di bambini latinoamericani non hanno documenti perché non sono mai stati registrati all'anagrafe, il che vuol dire che non hanno diritto all'assistenza sanitaria né all'istruzione perché per lo Stato non esistono), l'accesso al credito, il diritto alla casa o all'acqua potable. Da metà maggio i cantanti coinvolti terranno una serie di concerti nel subcontinente per sensibilizzare le popolazioni e finanziare i progetti. "Approfittiamo del potere che ci dà la musica per parlare di cose importanti. E facciamo alleanze perché senza alleanze siamo niente" ha detto Ricky Martin. Particolarmente sensibile ai temi dell'infanzia la star portoricana, che dirige una Fondazione che porta il suo nome e si occupa di bambini abbandonati, ha ricordato che un bambino non registrato può essere "facilmente sequestrato e non si può far niente perché per la legge non esiste".Gli fa eco Juanes, impegnato nella lotta contro le mine antipersona e consapevole, come Eros Ramazzotti, che "non è che le nostre canzoni cambieranno il modo di agire, ma sono uno strumento meraviglioso". Nato "a Medellin nel 1972: non ho mai visto la pace in Colombia e per questo partecipo a questo tipo di campagne" dice il cantante colombiano. Il suo compito sarà quello di promuovere la necessità di un'educazione prescolare, oggi obbligatoria solo in 10 Paesi della regione.Juan Luis Guerra, che nella sua Repubblica Dominicana realizza molti progetti di solidarietà per i più poveri ed è particolarmente attento ai problemi dei ciechi, si occuperà di sensibilizzare le popolazioni a un miglior accesso ai servizi finanziari per i più poveri: lo scopo è favorire un microcredito per le piccole imprese. "E' molto importante che ognuno di noi si consideri come un governo e si senta capace di fare cose per gli altri" ha detto la star dominicana.Chissà perché nelle sue parole si sente un po' l'eco di quel kennedyano, "non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, ma cosa tu puoi fare per il tuo Paese". Juan Luis, come Juanes e Ricky, è stato presente attraverso cartelloni che riportavano le sue parole. Ma Shakira e Alejandro Sanz, che pur essendo spagnolo viene considerato una delle anime della lotta alle povertà latinoamericane, sono intervenuti personalmente alla riunione del BID, a rappresentare anche i colleghi."Speriamo dal più profondo del cuore che questa alleanza generi enormi opportunità per i milioni di bambini che vivono in estrema povertà e in condizioni di vulnerabilità in questa regione. E speriamo sia un incentivo per spingere il settore privato ad investire di più" ha detto la cantante colombiana.Il sogno, per il presidente di Televisa Jorge Arrizurieta è che la presenza delle star permetta l'inizio di una rivoluzione filantropica in America Latina: "E Miami puà essere il centro per sviluppare l'idea di una nuova cultura di solidarietà nella regione".

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