sabato 10 maggio 2008

Marc Anthony

Nato nel quartiere di "Spanish Harlem" da genitori portoricani, gli viene dato il nome del cantante messicano Marco Antonio Muñiz, molto amato dal padre. Fin dall'infanzia manifestò interesse per la musica e il canto, successivamente lavorò nei clubs di New York come corista cantando in inglese.
Nel 1991 ottenne un contratto con Atlantic Records, dopo essersi fatto notare nella band "Latin Rascals". Nello stesso anno, anticipato dal singolo Ride on the rhythm, pubblicò il suo primo album "When the night is over", che raggiunse la1 della Billboard charts. Nel 1992, Marc venne contattato dal leggendario Tito Puente per cantare al Madison Square Garden durante un suo concerto: questa fu sicuramente una svolta nella sua carriera.
Il suo manager lo spinse a cantare in spagnolo. Dopo una breve indecisione, incise una versione salsa di Hasta que te conocì. Fu questa una decisione azzeccata che gli cambiò la vita, e nel 1993 inserì la canzone nel suo primo album cantato in spagnolo "Otra nota" 2 volte disco di platino. Nel 1995 pubblicò l'album "Todo a su tiempo" , che gli valse la nomination ai Grammy awards, anche grazie a canzoni come Yo te conozco bien e No hay nadie como ella. Nel 1996 recita del film Big Night di Stanley Tucci e Campbell Scott.
Con il successivo album "Contra la corriente" del 1997 arriva la consacrazione come cantante di salsa più venduto al mondo. Nel 1999 pubblica l'album omonimo "Marc Anthony", quasi interamente pop cantato in inglese con la produzione di Estefano , trainato dal singolo I need to know, che vende milioni di copie e a fa aumentare la sua popolarità anche al di fuori del contesto della musica latina, lanciandolo sul mercato internazionale. Dimelo la versione in spagnolo di I need to know gli vale una nomination nel 1999 e il secondo singolo You sang to me un Grammy come migliore interpretazione pop nel 2000.
Nel 2001 pubblica "Libre", un disco di salsa in spagnolo, nel 2002 esce l'album "Mended", stavolta in inglese, anticipato dal singolo I need you (presente anche nella versione spagnola).
Marc Anthony si è anche distinto come attore, recitando a Broadway nel musical di Paul Simon "The Capeman", nel film di Martin Scorsese Al di là della vita e in Hackers con Angelina Jolie e in molte altre pellicole. Ha partecipato alla colonna sonora del film La maschera di Zorro cantando assieme a Tina Arena il brano I want to spend my lifetime loving you, inciso anche in spagnolo con Ana Gabriel.
Nel 2004 pubblica "Amar sin mentiras", album pop in spagnolo, preceduto dal singolo Ahora quien. Il brano Escapemonos è cantato in duetto con la moglie Jennifer Lopez, sposata nel giugno dello stesso anno. Sempre nel 2004 esce Valiò la pena praticamente la versione salsa dell'album "Amar sin mentiras".

giovedì 8 maggio 2008

Luis Miguel paralizza Città del Messico


Luis Miguel paralizza Città del Messico
Centro storico paralizzato e Casino Español assediato da centinaia di fans. Luis Miguel presenta il nuovo CD, Cómplices, in una conferenza stampa a cui hanno preso parte i media di tutta l'America Latina, e il Messico risponde. El Universal racconta così l'atmosfera nei dintorni del Casino: ""Dai, che sta arrivando Luis Miguel" L'avviso arrivato da su, dal terzo piano di un edificio storico in restauro. I muratori impegnati hanno interrotto il lavoro prima del previsto, verso le cinque, quando hanno notato che lì in basso, nella calle Isabela Católica, si stava riunendo un tumulto di donne che attendevano pazientemente l'arrivo di Luis Miguel. Durante l'attesa un falso Luis Miguel di pelle abbronzata dalle lampade animava di tanto in tanto l'atmosfera pettinandosi e muovendosi come fa nei concerti l'originale. Il cantante è arrivato pochi minuti dopo le sette di sera. I muratori hanno annunciato il suo arrivo dal terzo piano dell'edificio in restauro e in quel momento le ragazze sono impazzite. I poliziotti si sono presi per mano a formare una catena umana con cui contenere l'entusiasmo".Il volto più adulto e serio, la consapevolezza di una nuova maturità, la scoperta "di un nuovo tipo d'amore che dura per tutta la vita" con la paternità, la voglia di farla pagare ai media che hanno convertito la sua vita privata in una telenovela e che non sono stati invitati, dichiarandogli guerra per dispetto (Televisa, la prima tv messicana, Univisión, la più importante tv ispanica degli USA, e alcuni programmi di Telemundo hanno fatto calare un improvviso silenzio su Cómplices, il disco più atteso dell'anno). E' il nuovo Luis Miguel.Già quattro dischi di platino nel solo Messico per le 320mila copie vendute nel primo giorno, Cómplices pare aver restituito l'artista che una decina di anni fa indicava la direzione della musica latina, che era all'avanguardia nella tecnologia di video e concerti e che, persino con gli ultimi CD di covers e perdite di tempo, ha riempito stadi e teatri latinoamericani come nessun'altro è riuscito a fare, Shakira e Ricky Martin compresi. Ha deciso di riprendersi tutto, secondo le promesse persino l'Italia, il Portogallo e il Brasile, da tempo abbandonati.Il 9 maggio nuova conferenza stampa a Madrid, per presentare Cómplices ai media spagnoli. Ci sarà tempo per raccontare allora il nuovo Luis Miguel, che cerca complicità con il pubblico e con i media e che vuole rimettere la sua musica al centro della scena, chiedendo silenzio sulla sua vita privata, che non è una telenovela. Di tutto quello che ha detto nel suo Messico, per ora una sola frase, dedicata a sua madre Marcella, scomparsa anni fa senza lasciare traccia (di tanto in tanto Chi l'ha visto si occupa di lei): "E' la Festa della Mamma, un augurio a tutte le mamme e anche alla mia: mamma, dovunque tu sia, ci manchi tanto e ti vogliamo bene." Giornalisti basiti, giornaliste intenerite, furbacchioni con il titolo pronto e fans, se ce ne fosse ancora bisogno, in delirio.

mercoledì 7 maggio 2008

La salsa in italia

La salsa in italia
Lo sapevate che l'Italia è in assoluto il paese europeo dove si balla di più la salsa?Ebbene si seguono poi i Tedeschi e i Francesi tra le popolazioni europee più inclini al fenomeno "salsa.."
Ma quando comincia questo fenomeno? Inutile dire che gli italiani sono sempre stati sensibili al fascino dei paesi caraibici. Già nei primi anni del novanta impazzava in Italia " La Lambada" , il famoso ballo di origine Brasiliana. Sicuramente poi , essendo da sempre le mete turistiche preferite dagli italiani Cuba e Brasile , questo ha avuto delle notevoli ripercussioni sulla diffusione dei balli caraibici.
Così i ritmi latini come il merengue , la salsa , ma anche il mambo e il cha cha cha , lentamente e anno dopo anno si diffondo in tutta la penisola.
Incominciano a sorgere in tutte le maggiori città italiane delle vere e proprie strutture adibite ai balli latino americani , e iniziano a crescere le sale nelle discoteche dedicate a queste sonorità. Senza dubbio in città come Roma e Milano questo fenomeno si è diffuso più rapidamente che altrove , ma poi anche in altre città come Napoli , Bari , Torino , il fenomeno ha incominciato ad assumere delle dimensioni consistenti.
-Quali sono le ragioni della diffusione della salsa in Italia?
Le ragioni di questa diffusione progressiva della salsa sono da ricercare in vari fattori: sicuramente tra i principali fattori troviamo i viaggi che i giovani incominciano a fare sempre più frequentemente nei paesi latino americani. Ricordiamo quando a Cuba nel 1995 si ritornava da quei viaggi con delle mitiche musicassette dell'artista Manolin , El Medico de la Salsa e la sua "Aventura loca" che diventava un tormentone per quei turisti che erano stati in vacanza nella splendida isola caraibica.
Inoltre già a Roma si svolgeva un festival all' aperto nelle estati Romane che è stato un poco il "papà" di Fiesta, "Caribe e Caraibi" dove tra gli ospiti si potevano trovare la compianta Celia Cruz. Stessa cosa accadeva anche a Milano. Anche i mass media hanno contribuito anche se non con clamorosi eventi alla diffusione del fenomeno salsa in modo lento ma inesorabile .
Basti poi pensare alla nascita nella capitale di radio come Radio El Sonero e Radio Mambo tre il 1993 e il 1994 che diffondono esclusivamente musica latina.
-Arrivano i ballerini da Cuba in Italia...
Da non sottovalutare la presenza poi sempre più numerosa in Italia di insegnanti cubani che mano a mano diventano una vera e propria colonia .Arrivano giovani talentuosi come Lazaro Martin Diaz , che con il suo stile unico e dinamico , ricco di virtuosismo attira moltissimi giovani alle serate salsere , Tony Castillo , poi prematuramente scomparso nel 1998, Irma y Ulises che diffondono il folcklore cubano , Oscar Savon , Alberto Valdés , tra i tanti ,ma anche i bravissimi colombiani Hermanos Ramos , che attirano la attenzione dei giovani creando numerose scuole di ballo , specialmente nella capitale.
Poi il divulgarsi dei festival latino americani piu famosi di Italia che sono dal 1995 Fiesta all' Ippodromo delle Capannelle di Roma e quello di Milano , hanno reso famosi questi artisti latini che sono nel nostro paese tanto che i può dire che qui in Italia ci sono i migliori ballerini cubani e molti di quelli che non risiedono permanentemente qui come Angel Santos , sono quasi sempre in Italia per lavoro.
La salsa? un ottimo business!
Indubbiamente attorno alla salsa con il tempo i gestori dei locali incominciano a d intravedere la possibilità di realizzare un ottimo" business" e quindi il fenomeno assume sempre di più una certa rilevanza sino ad arrivare negli anni odierni dove tra Roma Napoli e Milano si può tranquillamente dire che se uno vuole può ballare salsa ogni sera!!
Alcune discoteche quindi riscoprono antichi splendori aprendo le loro porte al popolo dei salseri anche durante la settimana , in giorni che normalmente no erano destinati all'apertura.
Bisogna però dire che come sempre quando un fenomeno di vaste proporzioni come la salsa incomincia a propagarsi nello stivale , ovviamente non tutti gli effetti sono "produttivi" o "positivi".
Molte volte la scarsa professionalità degli animatori o di alcuni presunti o improvvisati insegnanti di salsa , che pensano di poter fare soldi facilmente con poco sforzo , ha portato in alcune realtà locali ad una "involuzione" del fenomeno salsa , facendo diminuire l'interesse dei neofiti... Inoltre poi la gente che incomincia a ballare la salsa è la stessa che prima o poi andrà in viaggio nei paesi come Cuba , Venezuela , Colombia , Portorico, e ovviamente incomincia a capirne di più del fenomeno e sicuramente diventa più esigente. Ruba i passi e il sabor ai latini e chissà poi questa non sia la causa che innesca un altro meccanismo
-Il protagonismo e la salsa.. balli Cubana o Portoricana?Fanatismo o esibizionismo?
A chi di noi non è capitato di andare in un locale dove si balla salsa e vedere "schiere" di bailadores davvero variopinte...Magari l'amico che fa il commercialista nella vita normale ed è un professionista impeccabile , munito di bandana e orecchini e catene proprie della religione santera Cubana scimmiottando una rumba o ballando una timba della quale non conosce nemmeno il significato delle parole.... oppure quel nostro conoscente che nella settimana ha sempre un abbigliamento casual o sportivo ma , al momento di ballare la salsa portoricana , si veste elegantissimo , con giacca e cravatta anche in piena Estate , con scarpe che non hanno nulla da invidiare a quelle dei ballerini professionisti...
Insomma c'è una tendenza ad identificarsi in una o in un alta corrente , portoricana o cubana e ballando solo il tipo di salsa di cui ci si sente "esponenti"..... nell' abbigliamento , nel look , nel modo di essere... e creando rivalità , e esibizionismi ai quali il popolo italico un poco è abituato come indole! La salsa insomma diventa uno "status simbol" come qualcosa da esibire a colpi di giri e "ruedas de casino" più o meno riuscite , dimenticandosi il vero spirito che i latini hanno nel sangue in quanto tali: quello di divertirsi , di comunicare attraverso il ballo emozioni , sensazioni , energie o alla propria partner di ballo o ad una partner occasionale che si invita a ballare... e deve essere difficile per loro capire che quando ci avviciniamo ad una persona per invitarla a ballare potremmo sentirci dire: "balli sul uno ? Balli sul dos? Balli Portoricana? Cubana?Sei di questa scuola o di quella?"
La salsa è una , unica , universale ... ha numerosissime sfumature.. dal son alla salsa romantica , dalla timba alla salsa brava ma fondamentalmente è espressione di gioia, non una "forzatura" .
Quindi è auspicabile che il fenomeno salsa , che ha già raggiunto il suo apice di popolarità forse anche grazie a film come "Buenavista Social Club" , si possa consolidare qualitativamente dal punto di vista della professionalità degli addetti ai lavori e si possa poi progressivamente liberare da queste "distorsioni" e tendenze allo sdoppiamento di personalità da parte di una parte dei "bailadores", ritornando alla sua origine...cioè essere fonte di divertimento .

lunedì 5 maggio 2008

Vania Borges, nuova stella della musica cubana

Vania Borges, nuova stella della musica cubana.

Vania Borges è una delle giovani rivelazioni della musica cubana, con la sua voce talentuosa e la sua fine presenza scenica. Fin da piccola Vania studiò il piano e l'oboe e nel 1990 iniziò le sue collaborazioni con diversi gruppi, tra cui l'Orchestra sinfonica di Matanzas, Dacapo, con cui fece concerti anche in Europa e in Giappone, l'orchestra di Pachito Alonso e, infine, Bamboleo, dove cantò con l'altra nuova stella della musica cubana, Haila Mompié. Qualche anno fa la decisione di lanciarsi nella carriera di solista con un album che portava il suo nome, in cui interpretava 12 canzoni del cantante spagnolo Alejandro Sanz, dando loro un inconfondibile tocco cubano. Tra le canzoni più note di questo album Amiga mía e Corazón partío, insieme a tante altre balladas in cui il ritmo del bolero si mescolava a quello del latin jazz. Il 2002 la vide partecipare all'album Cuba le canta a Serrat, e registrare insieme a Shakira una canzone per un album dedicato alle vittime dello tsunami. Grande amante della timba cubana, Vania Borges in questi anni ha spopolato a Cuba, con i suoi numerosi concerti e le sue molteplici apparizioni televisive. Per conoscere meglio questa cantante cubana, questo un video da apprezzare.Vania Borges con Manolito Simonet y su Trabuco

domenica 4 maggio 2008

IntervistaLos Van Van


Cari amici Salseri, è con vero piacere, che intervistiamo il Gruppo Los Van Van.
D. In quale anno nacque il gruppo Los Van Van?
R. Van Van nacque il 4 Dicembre nel 1969, Mon Formen decise di fare la sua musica ma nel frattempo aveva delle inquietudini però aveva comunque composto vari temi per Omara Abuortuondo Elena Bunquer e decise di fare il suo gruppo. Furono con lui e da quel momento in poi il gruppo prende il nome de Los Van Van questo nome arriva dagli anni 70 che allora c’erta una frase parlava di 70 milioni di riso dicevano che i dieci milioni di riso van van che sarebbero, vanno vanno, da li viene l’ idea di chiamare questo gruppo Los Van Van. A partire dal 4 Dicembre del 1969 voi conoscete il successo da 35 anni.
D. Quali sono stati i musicisti più importanti per la vostra formazione musicale?
R. Sono stati tanti i musicisti che sono stati contenti e gli strumentisti che sono passati per questo gruppo come: Cesar Pedroso; Jose Luis Quintana Changhido, Pedro Capo, Lazaro Moruga che fu un gran cantante e che passò per quest’orchestra. Non si conosce tanto ma nell’anno 78 fece dei dischi e fu comunque un gran cantante, cosi come Rael Sardina e gli strumentisti come Yulo e Lazaro trombettista.Penso che Van Van é stata una scuola e anche gli insegnanti.
D. Quali sono i cantanti simbolo della musica Cubana?
R. Nella storia della musica Cubana ci sono grandi artisti che rappresentano la storia Cubana per esempio partendo dai grandi dalla nostra cultura c’è Chapudin. Abbiamo figure importantissime, grandi liste di cantanti e musicisti che sono impressionanti.
D. Qualè la canzone de Los Van Van che vi piace di più. Perché?
R. Beh e molto difficile questa domanda perché ogni cantante difende molto bene le proprie canzoni ma c’è una canzone in particolare che ho avuto l’opportunità di cantare che si intitola ”soy todo” è una canzone che nei suoi testi esprime il folclore e riproduce molto bene ciò che è la religione Afro-Cubana e le radici profondi a cui apparteniamo con la musica.
D. Cosa pensate del Reggaeton?
R. Penso che il Reggaeton, a dire la verità, è un genere musicale molto potente. In realtà non ho niente contro il Reggaeton è una musica commercialmente parlando molto forte con tante possibilità sempre se si fa con qualità. Questo genere musicale riesce a trascinare la folla e non si può minimizzare. Tutto ciò che trascina la folla come il Reggaeton, è importante. Per me è una possibilità che hanno in tanti che non sono cantanti perche è un genere musicale che si nutre della gente di strada, dei quartieri. Li veramente c’è l’essenza del reggaeton è una possibilità perché cresce davanti alla folla.

D. Cos’è la Timba?
R. La timba è un concetto, un genere musicale cubano che realmente è un po’ complicato da spiegare. Non abbiamo mai voluto farci chiamare a fare questo genere perche noi facciamo realmente salsa cubana. Il nome la timba è stato creato da Jerry Masuchi noi abbiamo dovuto creare un genere che non fosse neanche il perché non è neanche son è una miscela di Banco, di Rumba e di son quello si chiama timba. Per me la salsa è la più hei! E poi si può aggiungere che la timba cubana è un’altezza che hanno i musicisti cubani. Si distingue perché ha un sistema di coinvolgimento dei ballerini, è un genere musicale in cui c’è uno sviluppo della percussione per ballare e avere comunicazione col pubblico.
D. Non avete mai pensato di riproporre al pubblica canzoni vecchie con nuovi stili?
Casualmente Mario ed io siamo stati i latinas una settimana fa e parlando con mio padre io ho dovuto insistere per recuperare molti temi degli anni 70 fino agli anni 97/98.La musica de Los Van Van non si conosceva qui in Italia ne in Europa perché fu quando cominciò ad arrivare la musica cubana qui in Europa e per me lì c’è tanta buona musica, tanti bellissimi temi, per cui sono sicuro che faranno un gran ”Higt palo” come questo che sta cantando Jenny che è uno dei più gettonato nel disco di charealdo questo che canta Jenny è un tema di Juan Formen che è un tema degli anni 80 ed era una ”balada” (balda: tipo di musica molto romantica con ritmo poco movimentato.)Ci sono molti temi come questo che van van suonò e che noi riproporremo perché è un’opera d’oro.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Noi non abbiamo intenzione di smettere di fare la musica e tanto meno abbandoneremo l’essenza di van van qui c’è un segreto di un mito incredibile che ogni musicista che scommette e ogni musicista che entra in questa orchestra si trasforma automaticamente in van van, è una magia che ti avvolge e ti fa attuare sempre come van van.
D. Qual’è il segreto del vostro successo in Italia?
R. Uno dei segreti più grandi è stato grazie all’ imigrazione delle cubane che gli italiani portarono qui, i cubani che arrivarono ed aprirono scuole di ballo e cominciarono ad inserire questa musica, gli italiani iniziarono a visitare cuba e lì cominciarono a conoscere i gruppi più importanti 35 anni fa della musica cubana. Questa musica cominciò ad entrare partendo con fare dei festival latino-americanos a realmente ecco qui il risultato.
D. Cos’è il “Son” personalmente per te?
R. Il son cubano e il genere tradizionale da dove nascono le radici della musica cubana.Il son è il genere più completo che ha la musica cubana e per cantare ogni tipo di genere bisogna partire dalla carta d’identità del son. Quando uno ha le risorse per essere un buon cantante vuol dire che è anche un buon sonero...Il son è la cosa più tradizionale che si può trovare perché nato da un bongò e tanta ispirazione con le maracas quindi a partire da una piccola identificazione del son si crea tutta una struttura orchestrale. Il son è il più importante perché sta alla base di tutto. Per me è molto significativo perche se non riesci a cantare nient’altro quindi merita rispetto.Questo disco rappresenta un nuovo inizio con la composizione di Samuel formen il figlio di juan formen un meraviglioso musicista che fondò il gruppo de los van van nel 1969 adesso con nuovi ritmi.Nuovi generi musicali, un nuovo saund latino meraviglioso con il quale los van van stanno dominando a livello mondiale.

LA REGINETTA DEL SUD AMERICA Lubilleira


LA REGINETTA DEL SUD AMERICA Lubilleira
Dolce, sensuale, ammaliatrice. E'la nuova miss LatinoAmerica eletta. Lubilleira Baez Sequera è stata la reginetta indiscussa della serata finale del concorso di bellezza tutto sudamericano. In gara sette splendide mujeres provenienti da diversi paesi del Sud America. Ma lei le ha sbaragliate tutte. Due occhi da cerbiatta in un viso splendente di felicità su un corpo, come diceva il noto cantautore genovese Piero Parodi, con “più curve della Pedemontana”.23 anni, Luby, come tutti sono soliti chiamarla, arriva dal Venezuela. E, del suo paese, porta il calore e i colori. Pelle ambrata, lunghi capelli neri e soprattutto misure da capogiro. Fasciata in un piccolo costume da bagno color salmone, tiene stretto il suo scettro e ogni tanto si aggiusta la coroncina che si muove perché tutti continuano ad abbracciarla, a baciarla per complimentarsi con lei. Si sprecano gli scatti di foto, da sola, con gli amici, con la mamma. Colpo di grazia per la giuria è stata vederla ballare il regguetton. Una vera esplosione di sensualità ed erotismo che ha lasciato a bocca aperta i giurati e tutte le persone che, nella Panoramic Room del Caribe, assistevano allo spettacolo. Ululati degli amici, applausi a scena aperta. E'stata veramente una standing ovation per la sua esibizione. Luby, che per la prima volta indossa la fascia di Miss, è infatti una fantastica ballerina. “Il ballo è la mia grande passione” dice. La splendida venezuelana è stata anche animatrice nei locali di latino, ma anche cubista nelle discoteche di musica commerciale. Nasce e continua a fare la fotomodella, partecipa a sfilate di moda. Ed è stata più volte il volto da “testimonial” di molti centri estetici.
Da cinque anni e mezzo in Italia, Lubilleira è stata anche la conduttrice del programma televisivo “Gente Latina”. La sua città di origine è Valencia, in Venezuela. Ma è cresciuta nella splendida isola Margarita, proprio di fronte al suo paese. Una terra che porta e porterà sempre nel suo cuore e che le dà quel “sabor”particolare tipico della zona carabica. Luby dedica la sua vittoria ai suoi genitori. In modo particolare, con gli occhi lucidi, al suo papà che non c'è più ma che sicuramente la guarda da lassù. Come lei con un po' di nodo alla gola afferma.
Da grande vorrebbe diventare una stilista di moda. Ma nel frattempo si gode la vittoria insieme ai suoi amici. E si lancia in conturbanti salse nella pista del Caribe