Hollywood. E' abruzzese il re della musica Latina
Quando viveva a San Francisco ha suonato la tromba con Santana, il 42enne originario di Lanciano, Gabriele Rosati.
Da quando Rosati, che usa "Gabriel" come nome d'arte, vive a sud di Los Angeles, ha creato il suo gruppo: il "BrazilataFro Project". Un complesso musicale di cinque artisti, nato nel 1995, che suona esclusivamente ... musica latina americana.
La passione per i ritmi caraibici, afro-cubani e latini in generale ha portato il lancianese in giro per il mondo, dopo il diploma al Conservatorio di Pescara: Usa, Giappone, Sud America, Danimarca e Germania. Negli Usa si é esibito anche Las Vegas, El Paso, Texas e Miami, Florida.
Tanti i premi vinti, dieci i CD che raccolgono i suoi brani. Ha anche scritto nove libri di musica, di cui due nuovi in uscita. Ha registrato il primo CD nel 1991, un anno dopo essere arrivato negli Usa.
A pranzo in un ristorante di West Los Angeles, Rosati racconta che oggi si sente appagato, ma arrivare al successo non é stato facile. L'esperienza professionale piú brutta é stata come musicista per il programma di Rai-Uno "Rai-Mondo e le altre...". Esperienza che non vorrebbe piú ripetere. "Lí manca la professionalitá", accusa Rosati, "poi manca anche la creativitá".
Nel 2005 ha tentato il ritorno in patria, ma la delusione non é tardata ad arrivare e quindi, assieme alla seconda moglie, la pescarese Delia D'Angelo, é tornato a dare concerti ad Hollywood. Dopo aver suonato assieme a Tito Puente, gli Os Originais Do Samba ed al trombettista brasiliano Claudio Roditi, oltre a Santana ed altri grandi della musica jazz-latina, Rosati non é riuscito ad adattarsi all'ambiente molto politicizzato del mondo musicale italiano.
Oltre a trombetta e trombone, Rosati canta e compone musica. Il suo repertorio include bossanova, samba, salsa, tango, calypso e reggae, senza trascurare ritmi come milonga.
Ma cosa ha spinto il giovane Rosati, figlio di insegnanti ancor oggi residenti a Lanciano, a dedicarsi alla musica latina? "É qualcosa di innato", dice, "... iniziato da piccolo. Non so altro".
Chi ti ha lasciato un buon ricordo dell'Abruzzo? "Il mio maestro - uno vero - al Conservatorio Luisa D'Annunzio di Pescara: il trombonista del San Carlo di Napoli, il fantastico Angelo Tortora".
Per via degli impegni di lavoro, quest'anno non potrá tornare in Abruzzo, ma confessa che, di sicuro, lo fará il prossimo anno. Dopotutto l'Abruzzo é l'Abruzzo!
lunedì 14 luglio 2008
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