venerdì 16 maggio 2008

NEW YORK vs PUERTORICO


NEW YORK vs PUERTORICO
di alberto y paola da Discolatino.
Per chi ha occasione di andarci, Portorico e New York rappresentano oggi due realtà salsere differenti e comunque lontane da molti stereotipi...
Dopo aver ballato al SalsaCongress in Manhattan/New York nel recente mese di agosto, io e Paola siamo volati per la terza volta a Portorico, con l'intenzione di vedere se la stressante situazione salsera niuiorchese si ripresentasse anche nell'isola del Encanto. Abbiamo girato tutta l'isola, da San Juan a Ponce, da Mayaguez a Fajardo, da Loiza ad Aguadilla ma, salvo pochissimi casi, non abbiamo trovato "fanatici" come invece a iosa nella "Grande Mela". La ghettizzazione stilistica presente nella metropoli è molto meno marcata in Portorico. Le situazioni salsere sono vivaci, ma non collassate al livello da sfida fra gang metropolitane ! La maggior parte dei frequentatori delle sale sono persone tranquille che sono lì per divertirsi. Ognuno ha la propria opinione sul ballo certo e l'unica cosa che li accomuna tutti è la convinzione che "Puertorico es la madre de la Salsa".
I "ghetti stilistici" fomentati dalle varie scuole niuiorchesi, d'altro canto, stanno producendo un effetto di divisione sulla massa, intrappolando specialmente chi si accosta al mondo latino in percorsi preordinati, in cui ognuno fa da tramite per l'ingresso di altri. Ma ognuno finisce con il vivere in un proprio mondo, rappresentato unicamente dal suo clan, che fa lezione "solo" con certi istruttori, va a ballare solo in "certe" sale e finisce per partecipare "solo" ai propri spettacoli.
In Portorico la situazione è meno drastica. Probabilmente perchè la gente portoricana vive la Salsa più come un divertimento musicale insito nelle proprie tradizioni ( anche se i modelli importati dagli USA con i recenti Congressi stanno aprendo larghe crepe in questa mentalità e le scuole locali hanno notevolmente alzato il loro livello andrenalinico rispetto ad anni fa ). Ma si tratta comunque sempre di una questione alquanto elitaria che non trova gran chè partecipe il grande pubblico che se ne sbatte altamente delle varie tendenze e balla come gli pare e piace.
A New York invece, le serate salsere dei piccoli club sembrano più riunioni di "militanti combattenti" di una singola area, che eventi di ballo sociale. Fra le scuole di aree diverse tira aria di guerra e lo scopo è unicamente affermare sugli altri la propria esistenza e maggiore bravura. Le serate latine non sono più eventi realizzati per far avvicinare il pubblico a socializzare. A New York socializzare e difficile. Bisogna clanizzarsi, cioè si viene presentati da un membro agli altri membri del clan (scuola di salsa) che giudicano se accettare o meno il nuovo arrivato. Dopodichè una volta accettati in un clan, se ne seguono le regole che sono rappresentate da uno "slang" nel ballo che comprende figure, passi, posizioni, luoghi dove incontrarsi etc. rigidamente preordinati dal leader carismatico di quell'area a cui la scuola appartiene.

Il portoricano, invece, si sente meno attratto dalle sfide e dalle faide interscolastiche. La musica Salsa lo accompagna ogni giorno nella vita quotidiana dal distributore di benzina alla spesa nei drugstores, per cui non vive il ballo come una questione esistenziale o di affermazione personale, ma di puro accompagnamento della vita. Ed è per questo anche che non frequenta gran chè le scuole di ballo. E' convinto che non gli serva, perchè ritiene il ballare la musica Salsa una cosa che gli viene naturalmente. E per lo stesso motivo non enfatizza il ballo con troppe figure. La tradizione della Rumba portoricana (Bomba) in cui l'uomo cerca di conquistare la dama con la propria bravura virtuosistica in pezzi ballati a solo, oppure posture tipiche è tutt'oggi presente e fa la differenza stilistica con il forsennato bisogno coreografico del mambo ny style, impegnato a costruire una compilation dopo l'altra di figure eseguite ginnicamente, in uno stile che rispecchia il ritmo della vita dalla "Grande Mela".

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