Ballerini di salsa, ultima moda estiva diventa un lavoro
Musica e sensualità sono gli ingredienti di base per ballare la musica ‘salsera’, una tendenza che pare stia diventando una vera e propria opportunità di lavoro. Anche se per ora i guadagni sembrano essere minimi, stando ai diretti interessati, se si pensa ai giorni impiegati a creare una coreografia e agli investimenti in costumi e nelle trasferte.
Musica, sensualità collegata al ritmo e tanta tanta passione. Sono questi gli ingredienti principali dei ballerini di salsa, il ballo di tendenza di questa calda estate che è approdato anche negli stabilimenti balneari con esibizioni notturne da parte di gruppi che riescono così a rientrare nei costi dei costumi e delle trasferte.
Sound eccitante e stimolante, sia per le sonorità calienti, sia per il ritmo vivace, sia perché la lingua spagnola ha qualcosa di melodicamente familiare per noi italiani. Ma, emozioni a parte, ballare la musica salsera pare stia diventando una vera e propria opportunità di lavoro. Anche se per ora “i guadagni sono minimi, se si pensa ai giorni impiegati a creare una coreografia e agli investimenti in costumi e nelle trasferte”. Lo dice a LABITALIA Andrea, insegnante e ballerino professionista della 'Tumbaoschool' con Cristina Aranci, volto famoso del programma 'Non è la Rai' nonché giudice nei campionati regionali e nazionali. “Un viaggio in Venezuela - racconta Andrea - mi ha fatto scoprire il mondo salsero. Impossibile fare un calcolo esatto di quanti ballano in Italia in modo professionale. Solo a Roma siamo più di 8.000. Quando ho cominciato, 9 anni fa, era un disciplina solo per over 30, nata per socializzare. Ora, invece, a essa si accostano anche i più giovani. E per un'esibizione di 10 minuti un gruppo, formato da cinque coppie, può arrivare a guadagnare anche 3.500 euro più le spese, ma nella maggior parte dei casi non si superano i mille euro”. Quanto alla tecnica, “per imparare a 'muoversi' servono almeno 3 mesi, ma solo dopo un anno ci si comincia a divertire anche se pochi possono dire di saper ballare la salsa. Ma come insegnante nella mia scuola non ho mai visto i cosiddetti casi disperati”.
PROVE NOTTURNE PER I 'TONY MANERO' CARAIBICI DI CASA NOSTRA
La salsa, in Italia, è inserita assieme a merengue e mambo nella disciplina italiana denominata 'danze caraibiche', secondo l'articolazione voluta dalle associazioni dei Maestri di ballo. Ma se fino a qualche tempo fa ballare la salsa era come iscriversi a un qualsiasi corso di ballo, negli ultimi tempi gruppi di amici che ballano insieme almeno da due anni, decidono di proporsi ai locali notturni e offrire delle brevi esibizioni, della durata massima di dieci-dodici minuti, rigorosamente dopo mezzanotte. E così il ballo d'importazione sudamericana che sembrava destinato a un pubblico 'anziano' e 'femminile' per il fattore socializzazione assicurato, sta prendendo piede come professione retribuita. Una sorta di impresa fai da te. Pochi, infatti, decidono di affidarsi a un manager. Nella maggior parte dei casi aprono un sito Internet, provano le coreografie nelle palestre dove alcuni dei membri del gruppo insegnano. Gli orari delle prove sono sempre di sera tardi, anche perché molti dei ballerini coinvolti 'di giorno' fanno un altro lavoro. Eppure la salsa trascina passi a prescindere dai guadagni e, soprattutto, dalla celebrità. L'importante, per i Tony Manero caraibici di casa nostra, è ballare tra amici, divertirsi e racimolare qualcosa per pagarsi il viaggio verso località balneari dove intendono esibirsi.
IN PALESTRA PER BALLARE E CONQUISTARE BIGLIETTI PER IL SUDAMERICA
I corsi di salsa sono organizzati per tutti i livelli dal principiante all'intermedio all'avanzato, all'insegna dello slogan 'Imparare divertendosi'. Quasi ogni scuola, oltre ai corsi, prevede la partecipazione a feste, gare, serate danzanti, week-end in vari località e, soprattutto, viaggi a Cuba, la 'patria della salsa'. Tutto questo dà la possibilità agli allievi di crearsi nuove amicizie e nuovi modi di aggregarsi. Sempre più spesso, infatti, si creano gruppi che decidono poi di ballare fuori dalle pareti della palestra.La direzione artistica di ogni scuola è quasi sempre affidata a una figura che ha trascorsi nel mondo dello spettacolo e che riesce a rendersi conto se dalle file dei suoi allievi ha solo principianti oppure provetti ballerini. Nel secondo caso, il biglietto per il Sudamerica è assicurato.
SERENA, DA MAMMA-ESTETISTA AL 'SALSA WORLD FESTIVAL' DI CUBA
“Con i miei amici guadagniamo 800 euro a esibizione, pochissimo se si pensa che ogni vestito viene cucito su misura dalla sarta per un costo di 150 euro e ogni paio di scarpe non viene meno di 150 euro, ma l'importante è ballare”. E' entusiasta della sua carriera di salsa Serena Marroni, 32 anni e un passato ultraventennale di ballerina. Anche se spente le luci della ribalta e riposte le scarpette da ballo 'di giorno' torna alla sua professione quotidiana di estetista. “Proviamo tre volte la settimana -racconta- per un totale di 6 ore, anche se quando stiamo insieme le ore non le contiamo. Siamo concentrati sulle coreografie e sull'esibizione che dobbiamo fare. Con il nostro gruppo 'Timbao dance Company' abbiamo ballato nei locali di Genova, Brescia, Firenze, Salerno, Rimini, San Marino, Foggia, Montecatini e tutto il litorale romano”. “Ballo la salsa -spiega Serena- perché mi diverto con non poche soddisfazioni. Il mio gruppo, infatti, per il mese di agosto è stato invitato al 'Salsa World Festival' di Cuba. Per fortuna ho avuto tutto il tempo di rimettermi in forma dopo la nascita di mio figlio Samuel avvenuta pochi mesi fa. Ho ballato con il pancione fino al sesto mese di gravidanza, senza nessun pericolo per il piccolo. Del resto il buonumore e l'allenamento fisico è indicato per tutte le età”. Ritmo, dunque: arriva la salsa.
Fonte: Labitalia
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