lunedì 28 aprile 2008

Shakira felice di essere barranquillera


Shakira felice di essere barranquillera
Prendete una città sulla costa meridionale del Golfo del Messico, solare, musicale e caraibica come sanno essere le città colombiane. Immaginate adesso che organizzi una festa per spingere le sue donne a partecipare più attivamente alla vita cittadina, per costruire una città migliore. Cosa fare? Arte, musica e gastronomia, che non devono mai mancare in qualunque evento latino che punti sul divertimento. Ma poi, se quella città è Barranquilla, non c'è niente di meglio che ricorrere al messaggio della barranquillera più famosa del mondo, Shakira. Leggete cosa ha detto alle proprie concittadine:"Questo non è un giorno qualunque, è il giorno delle donne della mia terra, per la prima volta ci riuniamo per mettere insieme le nostre forze per una città migliore e un Paese migliore, forgiato da noi!Molte volte ho sentito dire: "dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna"; allo stesso modo penso che dietro un grande popolo ci sono grandi donne!E questa donna, sintesi dell'amore, della dedicazione, dell'abnegazione e della passione senza limiti, è espressa in ognuna di voi, è espressa in mia madre, nelle madri di ognuna di noi e nelle madri delle nostre madri.Le ho viste con i miei occhi nelle studentesse, nelle maestre, nelle religiose, nelle dottoresse, le infermiere, le professoresse e le venditrici di mango e corozo, in tutte quelle donne che dall'inizio della mia vita mi hanno insegnato la benedizione e il lusso di essere nata in questa terra, che ha tanto da mostrare al mondo, questa terra che non assomiglia a nessun'altra.Siamo qui oggi per una ragione; per guardarci mutuamente e riconoscerci, riconoscere la forza che c'è in ognuna di noi, questa stessa forza potenziata dalla nostra unione.Siamo qui per ricordare il talento con cui siamo fatte, il nostro potenziale e tutto quello che possiamo raggiungere se usiamo la nosta voce.La donna barranquillera, dalla sua casa, per secoli ha scolpito questa terra e ha impresso ai suoi figli lo spirito indistruttibile di questa città; ha lasciato incisa in queste strade l'allegria della nostra gente; la donna barranquillera è chi ha insegnato a ballare a questa terra, e anche a sorridere davanti alle avversità.Adesso che abbiamo compiuto questo lavoro, in questo secolo e in questo decennio, noi donne abbiamo una responsabilità ancora più grande, quella di non essere invisibili, di levare la nostra voce perché sia ascoltata in questa città, in questo Paese, nel mondo. Abbiamo il mandato di ribellarci davanti a tutte le cose con cui non siamo e non saremo mai d'accordo, la possibilità di guidarci verso un Paese più giusto, più paritario, verso un presente e un futuro in cui tutti i bambini ricevano da subito un'istruzione degna, perché non rimanga un solo bambino fuori dalle nostre scuole, non permettiamo più che ci sia nel nostro tempo un solo bimbo affamato. Abbiamo il dovere di vegliare affinché ogni bambino, non importano razza, sesso, condizione sociale o economica, abbia le opportunità che ogni persona merita, perché l'istruzione e l'alimentazione dei nostri figli non sono un lusso come ci hanno fatto credere, ma un diritto di tutti e per tutti, senza eccezione.A noi tocca reclamare e lottare affinché si esercitino e si rispettino i diritti dei nostri figli, che saranno allora i diritti dei figli dei nostri figli, i diritti di una nazione.Noi donne colombiane condividiamo un destino comune; quello di non accontentarci di poco e volere di più. E che si sappia che ammiro profondamente la donna nata in questa terra, a cui devo quello che sono e quello che ho ottenuto, le grandi donne barranquilleras che hanno marcato la mia vita sin dall'inizio, donne che mi hanno insegnato e mi hanno ispirato. Donne come mia madre, Nidia Ripoll, come le professoresse e le religiose della mia scuola, come tante amiche e come persone illustri, gioielli del nostro tesoro, donne esempio di vita, opere e parole, come la mia indimenticabile Meira Del Mar, Estercita Forero e molte di più.Se Dio mi lasciasse tornare a nascere e mi chiedesse in che corpo vorrei essere per tornare in questo mondo, gli chiederei che mi desse ancora una volta i fianchi, le mani, il cuore ela parola di una barranquillera. Vi invito ad andare avanti e perché mai ci accontentiamo di poco. Ricordiamo che la nostra amata città porta un nome di donna! O almeno cammina come una donna, sempre avanti. Vi amo molto!Shakira"

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